Imane Fadil è stata avvelenata? Cosa non torna nella morte della modella marocchina

I medici stanno cercando le cause scientifiche della morte di Imane Fadil, la modella coinvolta nel caso Berlusconi, nel cui corpo sono state trovate significative tracce di radioattività. La giovane di origini marocchine, che aveva chiesto di esser parte civile nel processo Ruby Ter che vede tra gli imputati l’ex premier Silvio Berlusconi potrebbe essere stata avvelenata. Una rivelazione fatta dalla stessa modella, teste chiave nei processi Ruby, sia all’avvocato che al fratello. Sulla morte indaga la procura di Milano che ha aperto un fascicolo per omicidio e ha stabilito che nessuno si avvicini al corpo di Iman perché i rischi di contaminazione potrebbero essere alti.

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Ma com’è morta Imane? Nelle aule di giustizia dei giornali e dei social la sentenza è stata già scritta,  ma al momento l’unica certezza su Imane è il suo decesso, avvenuto il 1 marzo all’ospedale Humanitas di Rozzano, dopo 31 giorni di ricovero. Francesca Fagnani ripercorre luci ed ombre di questa storia e ci spiega perché sbagliato accanirsi sul corpo di una donna. Tante sono le cose da verificare, e le possibilità da mettere in conto, compresa quella che Imane non sia morta per un crimine ma per una terribile malattia, un tumore, come ha ipotizzato lo stesso procuratore capo di Milano, Francesco Greco. Se così fosse  la strana morte di una ragazza marocchina interesserebbe ancora a qualcuno?

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