A Verona, mentre era in svolgimento il Congresso delle famiglie alla Gran Guardia, un simpatizzante di Salvini ha insultato e minacciato la dirigente della Digos di Verona Tea Mercoli. L’uomo, dopo averla fronteggiata aggressivamente, è stato allontanato e ha proseguito con gli improperi rivolti a cronisti e passanti, minacciando anche loro.
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“Assassino” gli ha gridato un manifestante, prima di raccontare alle telecamere di Servizio Pubblico la sua storia: “L’11 agosto io e il mio compagno siamo stati aggrediti” ha spiegato “e un mese dopo sono venuti a casa nostra e ci stavano bruciando vivi, hanno buttato 30 litri di benzina. Il sindaco non ci tutela. Sette giorni prima ci era arrivato un volantino in cui si diceva che i gay e le lesbiche dovevano essere uccisi”.
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