Primarie, Bonaga: “Il Pd sfrutti questa voglia di partecipare”

L'analisi del filosofo bolognese sulle primarie

Servizio Pubblico ha intervistato Stefano Bonaga,  filosofo e docente di Antropologia filosofica all’Università di Bologna, per un commento sulle primarie che hanno portato alla guida del Partito Democratico Nicola Zingaretti:

“La partecipazione è stata un segno forte di insofferenza popolare. Non a caso ha vinto il Presidente della Regione Lazio, che non ha niente a che fare con la vecchia dirigenza del Pd” ha spiegato il filosofo, che poi pone ha posto l’attenzione sull’esigenza di andare oltre il mero momento del voto. “Perché alla base di tutti i populismi c’è una società in cui i cittadini, se va bene, sono chiamati solo al voto e non a prendere parte, partecipare nel senso più profondo del termine”.

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Pd: quali sfide per Zingaretti?

Come ricostruire, allora, il rapporto fra il principale partito di sinistra e i suoi elettori?
“Bisogna cambiare linea. Smettere di rivolgersi ai cittadini per chiedere consenso e stringere con loro un patto per ricostruire la società. La gente ha voglia di esserci, di partecipare” spiega Bonaga. “Ma un conto è esserci nelle piazza, come i Gilets Jaunes, che è un primo passo, un altro è esserci nei quartieri, nelle scuole”. Poi la chiosa sulla difficile sfida che attende Zingaretti: “Deve dare nuovi compiti politici ai dirigenti del partito, compiti di collegamento con la società. Purtroppo, quando si parla di questo tema, si cita “l’ascolto dei bisogni della cittadini”, ma il solo ascolto non è una soluzione. Bisogna andare oltre, recuperare la potenza dei cittadini per vedere dove si può arrivare insieme”

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