“Zingaretti è riuscito a resuscitare un campo appassito, sono tornate la destra e la sinistra. Queste elezioni ci dicono che chi sta nel mezzo, come il M5S, perde”. Marco Furfaro commenta il risultato alle elezioni europee del Partito Democratico, che si è piazzato in seconda posizione con il 22,7% delle preferenze dopo la Lega (34,3%) sorpassando il Movimento Cinque Stelle (17,1%). Più che il partito delle Regioni Rosse dell’Appennino il Pd si è rivelato il partito delle grandi città: è infatti il più votato a Torino, Milano, Genova, Firenze, Bologna, Roma, accerchiato dal voto leghista nelle province italiane.
“È chiaro che da questo punto di vista è una sconfitta per la sinistra ma c’è un’ inversione di tendenza” dice Furfaro, che ora auspica la crisi di governo e il voto anticipato, nonostante le consultazioni abbiano fotografato il blocco sovranista Lega- Fratelli d’Italia che sarebbe potenzialmente autosufficiente. “Il consenso è volatile, anche Renzi era arrivato al 40% e ha perso milioni di voti”, osserva. “La vita dei precari in questi anni non è migliorata, e non migliorerà. Presto ci troveremo di fronte una manovra finanziaria, all’aumento dell’iva: sarà un disastro e la sinistra deve trovarsi pronta. Il Partito democratico deve ripartire da una grande chiamata a tutta l’Italia che vuole una società diversa da quella di Salvini, declinata sul modello di Ciampi e Pertini, più che quello di Orban”.
Guarda anche: “Europee, De Masi: “M5S e Pd si uniscano e combattano Salvini nel nome della sinistra”