Fermi tutti: cosa ci fa Vauro con un saio?
Nella nuova puntata della “Zecca” il vignettista assume l’inedita veste di frate francescano, per dedicare al ministro dell’Interno Matteo Salvini una versione personalizzata del Cantico delle creature, il componimento poetico non anonimo più antico della letteratura italiana, composto da San Francesco d’Assisi nel 1224 circa.
“Laudato sì, mì Salvini-
Altissimu,onniprepotente,bon Salvini, tue so’ le laude, la gloria e ‘honore et onne benedictione
et li quarantanove milione”.
Il componimento poetico rende grazie per tutte le creature del “Capitanissimo” Salvini, specialmente “messor lo CasaPound“:
“Lo qual è fascio, et ammicchi noi per lui.
Et ellu è tosto e radiante cum grande fetore, de te,
Altissimo porta significatione”.
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Ma il Vauro lodante ed esortante non dimentica di menzionare gli alleati di governo di Salvini nel governo gialloverde, né l’adorata Nutella:
“Laudato si’, mì Salvini, per sore cinque stelle,
in fanculu l’ai mandate, sbiadite, presuntuose e balle”
“Laudato sì, mì Salvini per sora nostra madre Nutella,
la quale te sustenta et poscia produce diversi fructi
de colesterolo e mal de panza”.