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Il governo, attraverso il Sottosegretario con delega alla Sicurezza Franco Gabrielli, ha solennemente garantito che nessun parlamentare o giornalista รจ sottoposto ad indagini da parte dei Servizi Segreti.


Il Corriere della Sera, invece, ribadisce oggi che esisterebbe una rete di propaganda filorussa, che non risulterebbe nella sua evidenza perchรฉ solo una parte della documentazione รจ stata desecretata e resa pubblica con alcuni dei nomi compresi nellโ€™elenco di via Solferino. Dunque il Corriere avrebbe preso conoscenza di altri bollettini secretati dai quali avrebbe dedotto la lista dei filoputiniani operanti in Italia, tra cui anche un parlamentare della Repubblica.


La rivelazione di documenti classificati (il livello Riservato รจ quello piรน basso nella scala della segretezza) รจ un reato punibile da due a cinque anni di reclusione quando a compierlo sono funzionari dello Stato. Se il Corriere scrive la veritร  si tratta di un reato ripetuto svariate volte. Lo stesso Gabrielli lo ha definito un fatto grave e ha aggiunto che โ€œnulla resterร  impunitoโ€. Di fronte a questa ammissione non risultano aperti provvedimenti giudiziari.


Ricordiamo che lโ€™ufficiale di Marina Walter Biot รจ sotto processo e rischia l’ergastolo perchรฉ รจ accusato di avere venduto informazioni classificate ai russi.


Abbiamo la certezza che la divulgazione di questi documenti sia avvenuta in ambienti governativi. Resta da approfondire come si sia arrivati e perchรฉ a questo tipo di indagini, se esse siano lecite e a vantaggio di chi siano state svolte. Fino a questo momento il Governo ha smentito solo indirettamente lโ€™interpretazione delle notizie data dal Corriere della Sera. Occorre che lo faccia solennemente se non vuole dare la sensazione che, a questo punto, semplicemente si stia cercando di salvare capre e cavoli. Il Giornale e il Governo. E vedremo chi ha diffamato chi.