La partita delle nomine ai vertici della Gdf. Nel 2009 si combatte una guerra sotterranea per la nomina dei nuovi vertici della Guardia di Finanza. Tra le due fazioni in campo una fa riferimento a Silvio Berlusconi, l’altra a Giulio Tremonti. Valter Lavitola sponsorizza all’ex presidente del Consiglio il generale Emilio Spaziante per il ruolo di capo di Stato maggiore e si ritrova in combutta con Paolo Poletti, il numero due dei servizi segreti italiani: “Ritengo che il premier in Italia abbia troppo poco potere. In particolare Berlusconi non conosce nessuno, è un tipo estroverso ma anche timido e non ha nessun contatto con nessuna istituzione, ha tutto in mano il dottor Letta. Reputo che il premier debba conoscere direttamente i vertici delle istituzioni: una di queste per me era Spaziante”. Il servizio di Stefano Maria Bianchi, Walter Molino e Francesca Fagnani per Servizio Pubblico, programma di Michele Santoro.