Serge Latouche: “Siamo la società dello sperpero”

Siamo la società dello sperpero

Globalizzazione, capitalismo e senso dell’uomo. L’intervista all’economista e filosofo francese Serge Latouche di Giulia Innocenzi per Servizio Pubblico.

Siamo la società dello sperpero

“Il nostro sistema è basato su una triplice illimitatezza: nella produzione, nello sfruttamento delle risorse naturali, nella creazione di bisogni. C’è uno sperpero continuo” – spiega Latouche – “Dobbiamo ritrovare il senso dei limiti: l’uomo è portato alla dismisura, serve educazione per limitare ciò che i greci chiamavano Ubris, la dismisura. Perché il mondo abbia un futuro serve ritrovare un senso di autolimitazione. Decrescita vuol dire rinunciare alle follie, allo spreco”.

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