Dagli euro che i gestori delle slot machine devono allo Stato fino alle spese pubbliche che sono troppo esose. A Servizio Pubblico la ricetta di Matteo Salvini sulla crisi.
Salvini sulla crisi
“I soldi ci sono. Perché se l’artigiano deve 100 paga 120, i gestori delle slot machine che devono allo Stato 90 miliardi poi fanno un accordo per pagarne solo uno? Spendiamo ancora troppo: se in Italia tutta la sanità spendesse come il Veneto risparmieremmo 28 miliardi di euro. L’appendicite resta appendicite, a Vicenza come a Palermo” – arringa il leader della Lega Nord – Su Monti: i tagli del suo governo alla sanità colpiscono la Lombardia e l’Emilia e apre posti letto in Calabria e Puglia. Mi chiedo: alla macchina che tira in questo momento difficile le buchi le gomme?”. Un passaggio poi sull’evasione: “Se l’esempio è quello del grande evasore che poi se la cava non dobbiamo stupirci. In Italia il primo evasore è lo Stato che deve 80 miliardi di euro ai suoi fornitori. C’è gente che ha lavorato per la Pa, ha fatturato, ha pagato le tasse però non ha ancora visto nulla. Il federalismo fiscale? Non siamo stati abbastanza bravi o abbastanza cattivi quando eravamo al governo. In Sicilia ci sono 28mila operai forestali…C’è qualcosa che non va”.