“Fino al momento in cui non si riporteranno le questioni ai loro fondamenti strutturali saremo qui a chiacchierare della psicologia dei capi, dell’insufficienza di quello e quello” – spiega Massimo Cacciari in un lungo sfogo a Servizio Pubblico – “Noi dobbiamo sapere che se le diseguaglianze continueranno a crescere, come sta succedendo in Occidente, ci giochiamo la democrazia. L’attesa di una crescente uguaglianza è alla base della democrazia, e non parlo di egualitarismo, ma di ascensore sociale, quell’idea per cui domani si possa stare meglio attraverso un sistema di solidarietà più ricco”.
Cacciari su Pd e Pdl
“La battaglia contro tutto questo non si fa con le chiacchiere ma con politiche industriali, finanziarie, fiscali coerenti ed europee. Occorre grande competenza. Non saranno i grillini né qualche altro cretino seduto in Parlamento che si riempe la bocca con qualche frase fatta” spiega l’ex sindaco di Venezia. E ancora: “Cerchiamo di soffermarci sui programmi. Il confronto può riavviarsi ma ci sono difficoltà oggettive. Pd e Pdl insieme non combineranno niente, è pacifico. Il primo obiettivo allora deve essere un presidente della Repubblica capace almeno quanto Napolitano, sufficientemente autorevole per dare almeno per quest’anno drammatico un incarico a una figura di grande rappresentatività e competenza. Che possa fare un governo sociale, politico e tecnico. Che ce ne facciamo di un governo Bersani di minoranza?”.