Matteo Renzi inizia la riorganizzazione del partito partendo dalle nomine: il sindaco di Firenze sceglie al suo fianco cinque uomini e sette donne, fra cui la fedelissma Maria Elena Boschi e la governatrice del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. Età media 35 anni: ecco la segreteria di Renzi.
La segreteria di Renzi
L’annuncio e la lista ufficiale arrivano direttamente dal profilo Facebook del neo segretario:
Avevo preso l’impegno di nominare oggi la nuova segreteria del PD e lo mantengo. Sono 5 uomini e 7 donne, età media 35 anni.
Luca Lotti (coordinatore della segreteria)
Stefano Bonaccini (enti locali)
Filippo Taddei (responsabile economico)
Davide Faraone (welfare e scuola)
Francesco Nicodemo (comunicazione)
Maria Elena Boschi (riforme istituzionali)
Marianna Madia (lavoro)
Federica Mogherini (Europa)
Debora Serracchiani (infrastrutture)
Chiara Braga (ambiente)
Alessia Morani (giustizia)
Pina Picierno (legalità e sud)
Lorenzo Guerini (portavoce della segreteria).
A loro chiedo una mano per far funzionare la vita quotidiana del Partito.
Qui un estratto dell’editoriale di Pietro Salvatori per l’Huffington Post sulla segreteria di Renzi:
“Adesso Matteo dovrà avere degli ‘scalpi’ – ragionava un deputato – dei risultati concreti da esibire davanti al paese sui temi sui quali ha battuto in campagna elettorale: lavoro, Europa e riforme istituzionali”. Il trio che ricoprirà queste caselle è eterogeneo. Sarà Madianna Madia a occuparsi del primo, l’ex ragazza prodigio scovata da Walter Veltroni, che se innamorò a tal punto da cederle il posto di capolista alle elezioni del 2008. Una che fino a qualche mese fa utilizzava parole taglienti nei confronti dei propri compagni di strada: “Nel partito vedo tante piccole e mediocri filiere di potere”. Sarà invece la dalemiana Federica Mogherini a occuparsi di politiche europee per le truppe dem, responsabile nell’era-Bersani delle Relazioni internazionali. Sulle Riforme, tema sul quale Renzi si giocherà una buona parte della propria credibilità, almeno nei primi mesi, la scelta è stata ‘interna’. Toccherà infatti a Maria Elena Boschi, astro nascente del renzismo, in particolar modo dopo l’ultima Leopolda, condurre le trattative sulle riforma della legge elettorale e su quelle costituzionali.