Antonio Di Pietro commenta il nuovo scandalo delle tangenti Expo: “Non possiamo lasciare il lavoro a metà, non si lava il bambino con l’acqua sporca. È illusorio pensare che le mazzette si prendono solo con le emergenze. Salviamo l’Italia in grado di dare un’immagine positiva e dividiamola dai delinquenti che devono finire in galera. Quello che mi ha fatto male di questo scandalo non è aver rivisto le stesse persone che noi già avevamo arrestato ai tempi di Tangentopoli. Ma sapere che qualcuno gli ha aperto le porte. Vuol dire che erano ricattati allora e forse lo sono ancora oggi. Noi con Mani Pulite avevamo scoperto solo la punta dell’Iceberg”.
Tangenti Expo
L’ex pubblico ministero di Mani Pulite commenta il nuovo scandalo corruttivo milanese e prova a delineare una soluzione politica. “Tangentopoli non ha ottenuto quell’effetto purificatore sulla classe dirigente. Oggi c’è una guerra fra piazze. Ma serve un ricambio generazionale della politica. Quando parliamo di corruzione e tangenti non esistono politici di destra, di sinistra o di centro”.
“Durante Mani Pulite abbiamo scoperto che avevano creato un unico comitato d’affari. Va bene il garantismo ma se fai politica devi farla con dignità come prescrive la nostra Costituzione. Prima rendi conto alla giustizia e poi fai politica. Non posso scoprire dopo che hai rubato, sennò oltre al danno la beffa”.