Degrado Pompei. Fra Prostituzione e abusivismo edilizio

degrado pompei
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Degrado Pompei. Appena dietro la Villa dei Misteri, va in scena l’amore improvvisato fra scambisti e prostituzione. Mentre le strade sono invase dai rifiuti. Nell’area degli scavi domina il degrado: percorsi chiusi, poche guide, servizi igienici praticamente inesistenti. Edifici a rischio di crollo e non manca l’abusivismo edilizio. Il reportage esclusivo di Luca Bertazzoni.

Degrado Pompei: il dibattito

Se dessimo 250 milioni di euro a Pompei piuttosto che a Piombino cosa accadrebbe? Secondo Luigi Zingales daremmo lavoro a molte persone, ma l’affermazione scatena l’ira di Landini.

Le parole dell’economista: “Diamo 270 milioni per un’impresa che non è più competitiva mentre Pompei cade a pezzi. Se quei soldi fossero indirizzati verso Pompei quanti posti di lavoro si creerebbero?”.

Zingales contro Landini

La replica di Landini: “Ma perché bisogna mettere in contrapposizione la tutela dei beni culturali con l’industria? Le due cose non sono in contrapposizione, è una sciocchezza pura. Si può investire in tutti e due i settori. Il Governo deve capire come fare. Discutiamo di come migliorare la situazione, noi non vogliamo che le cose restino così come sono. In Germania in questi anni la linea guida del sindacato più grande del mondo è stata non far chiudere nessuna impresa. Perché ogni impresa che chiudeva era un’impresa persa”.