L’operaio della Lucchini contro Beppe Grillo

L'operaio contro i 5 Stelle
L'operaio contro i 5 Stelle

L’operaio contro i 5 Stelle. Sulla torre degli indignati Mirko Lami, operaio della Lucchini di Piombino polemizza con le soluzioni indicate da Beppe Grillo. “Quello incazzato sono io e non gli elettori dei 5 stelle. Grillo è venuto a Piombino a dire che ci dà 500 milioni dei due miliardi del fondo della CECA. Il giorno dopo è stato palesemente smentito dall’ingegnere Enrico Gibellieri, ultimo presidente della CECA. I soldi ci sono e da quei soldi gli interessi servono per fare ricerca e sviluppo di materiali nuovi”.

L’operaio contro i 5 Stelle

“Negli ultimi anni sono stati fatti ottanta progetti per sostituire l’altoforno. Stanno andando avanti solo in quattro ma servono soldi per fare questo. Grillo non può dire quelle cose perché quei soldi sono bloccati dal Trattato di Nizza”.

“Non chiudete la Lucchini”

“L’altoforno di Piombino non produce debiti. Si discute di siderurgia e nessuno sa cosa si produce. I soldi servono per l’ampliamento del porto e per le nuove tecnologie. I soldi servono per queste cose, non per darci l’assistenzialismo. Vogliono chiudere la Lucchini perché non c’è una politica industriale. In dieci anni sono stati cambiati sette governi! Nessuno ha mai parlato di siderurgia. Noi a Piombino vogliamo continuare a colare l’acciaio perché è da lì che riparte un Paese”