Corleone, candidato M5S a caccia di voti con il nipote (incensurato) di Provenzano

Maurizio Pascucci vuole "aprire un dialogo con i familiari dei mafiosi". È giusto? L'opinione del prof. Visconti

Corleone, il candidato M5S a caccia di voti con il nipote (incensurato) di Provenzano.

Il candidato sindaco di Corleone per il M5S Maurizio Pascucci, a caccia di voti, si è fatto un selfie con Salvatore Provenzano, nipote incensurato di zu Binnu e proprietario di un bar nel centro del paese. Ha fatto bene o male? I parenti dei mafiosi devono essere emarginati o integrati? Ne avevamo parlato con Costantino Visconti, professore di diritto penale dell’Università di Palermo, considerato un “eretico” dell’antimafia.

Elezioni a Corleone dopo il commissariamento: il saluto alle tre donne che hanno imposto le tasse ai mafiosi

Stasera il vicepremier Di Maio sarà a Corleone, il paese di Riina e Provenzano che domani torna alle urne per eleggere il sindaco. Il Comune era stato sciolto per mafia nell’agosto 2016 ed è stato successivamente amministrato da tre donne: Giovanna Termini, Rosanna Mallemi e Maria Cacciola. E le commissarie prefettizie hanno fatto la rivoluzione: hanno fatto pagare le tasse comunali arretrate alle famiglie mafiose. Ai Riina, ai Provenzano, ai Grizzaffi nessuno aveva mai chiesto conto. Adesso Corleone si prepara a tornare alla normale amministrazione, ma le commissarie hanno voluto lasciare con un ultimo atto amministrativo fortemente simbolico: via Scorsone, dove abita la famiglia Riina, è stata ribattezzata via Cesare Terranova, in memoria del magistrato fatto uccidere proprio da Totò Riina nel 1979.