Nelle cucine di McDonald’s. I colloqui dei giovani laureati

McDonald’s
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A Modena decine di ragazzi sono in fila per il colloquio da McDonald’s. Ne hanno già fatto uno preliminare online: «Socievole, estroverso, metodico, leader. Siamo tutti profilati» scherza un ragazzo, mostrando un foglio dove vengono mappate le qualità di ogni candidato. In palio un contratto a tempo indeterminato. La maggior parte di loro sono giovani laureati o studenti di ingegneria e informatica. «Ci sono persone in questo momento che non hanno neanche la possibilità di friggere patatine» raccontano.

I colloqui per McDonald’s

Chi viene assunto va nelle cucine ed entra in una vera e propria catena di montaggio. «Qui tutto viene cronometrato» racconta una manager «40 secondi per la cottura della carne, 20 per il lavaggio delle mani». Di media, un dipendente addetto ai panini ne prepara 300 al giorno: «Il primo mese mi sognavo i cheeseburger». Il reportage di Giulia Cerino.

Inside Ikea

Turni di 12 ore senza pausa, ritmi frenetici, molto lavoro. Una telecamera nascosta racconta la giornata tipo e le condizioni di lavoro dei facchini impiegati dalle cooperative, all’interno nel deposito centrale di Piacenza. Quasi tutti gli operai sono stranieri. I ritmi in magazzino sono elevati. Bisogna caricare, scaricare, imballare e pulire. Tutto molto velocemente e a volte qualcuno non regge. Nel filmato la testimonianza del malore di un dipendente delle pulizie. E mentre alcuni lavorano dodici ore al giorno con gli straordinari, altri non riescono a coprire le otto ore previste dal contratto.

Il reportage di Servizio Pubblico a cura di Giuseppe Borello.