Docufiction: Carminati e le minacce a Lirio Abbate

lirio abbate
lirio abbate

Nella ricostruzione, Massimo Carminati parla con il suo braccio destro Riccardo Brugia. E’ infastidito da un articolo pubblicato dal giornalista de L’Espresso Lirio Abbate. Non vuole essere associato allo spaccio di droga: omicida si, spacciatore no. “Non so chi è sto Lirio Abbate, infame pezzo di merda. Se lo trovo gli fratturo la faccia, tanto sarà scortato, così gli aumentano pure la scorta”.

Docufiction: la Banda della Magliana

Nella ricostruzione di Servizio Pubblico, Massimo Carminati parla della sua idea della Banda della Magliana. “Una banda di straccioni e accattoni. Per carità sanguinari eh, perché ammazzavano la gente senza nemmeno discutere. La mattina si decideva se uno doveva ammazzare qualcuno la sera. L’unico vero capo che c’è mai stato della Banda era er Negro: Franco Giuseppucci”.

Docufiction: l’arsenale della Cupola

Carminati parla del suo passato con un ragazzo di destra: “A 14 anni avevo già la pistola”. Il “cieco” e i suoi pensano solo ai soldi, ma quando c’è da sparare sparano. Negli anni hanno accumulato un vero e proprio arsenale.

Le docufiction di Servizio Pubblico a cura di Walter Molino.