Di Battista: “Il Pd ipocrita sulla Libia, la lobby delle armi ha il suo peso”

lobby delle armi
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Alessandro Di Battista e la lobby delle armi. Ospite nella nuova puntata di Servizio Pubblico, il deputato grillino dice la sua ad Alessio Orsingher sul possibile intervento in Libia e sul rischio terrorismo in Italia. “L’intervento aereo è la cosa più assurda da fare. Rinforzerebbe unicamente il terrorismo. Se vuoi conquistare la Libia devi fare un intervento di terra consapevoli del fatto che ci saranno 50 morti nelle prime ore in Libia. Io mi sono sempre opposto a quel vergnognoso intervento Nato in Libia nel 2011. Non è possibile bombardare ogni volta che c’è un problema. Vogliamo commettere gli stessi errori? Gentiloni e la Pinotti si sono svegliati una mattina con l’elmetto al grido ‘armiamoci e partite’. Si è parlato di guerra in maniera vergognosa. Essere pacifisti oggi in Italia è un insulto. Credere nella non violenza non significa stare fermi. Credo che sulla scelta della guerra influisca la lobby delle armi. Penso ma non ho le prove. Le multinazionali delle armi necessitano sempre di una guerra”.

Di Battista contro Alfano

Alessandro Di Battista contro il ministro degli Interni: “In Italia il rischio terrorismo esiste. Al Viminale c’è un ministro che non è in grado di gestire 400 hooligans”. Ci sono fette di società islamiche con cui dobbiamo comunicare. Se non dialoghiamo con loro diventeranno terroristi. Il terrorismo è un cancro”.