Salvatore Bragantini: ”Un Paese più forte avrebbe difeso la Pirelli”

Salvatore Bragantini pirelli cina
Salvatore Bragantini

Salvatore Bragantini intervistato da Andrea Casadio sulla recente opa di ChemChina su Pirelli.

L’analisi dell’ex commissario della Consob. “A me sembra che tutta la vicenda sia segnata dalla necessità assoluta di mantenere il controllo del gruppo Pirelli da parte di Tronchetti. Questo lo ha portato a fare a fette il gruppo, renderlo più piccolo per poterlo controllare”.

Bragantini: la Pirelli che resta…

“Il nucleo che rimane all’Italia è più forte, ma è una parte più piccola dell’azienda che c’era prima. Chi amministra un’azienda deve fare gli interessi dell’impresa. Troppo si vede come proprio dovere quello di fare l’interesse dei soci, possibilmente di un socio, quello di controllo. In Francia questo non sarebbe mai successo, perché un Paese più forte avrebbe difeso la Pirelli”.

Il know italiano

L’analisi del padron di Eataly. “Quello che bisogna mantenere, sono molto d’accordo con Landini, è il know how specifico di un popolo. Nel nostro caso nell’industria manifatturiera di precisione noi siamo bravissimi. Per quello che dispiace che un’industria di precisione come la Pirelli vada via dall’Italia”.