L’invenzione di Peppino. Chi fa da sé, fa per tre

L'invenzione di Peppino antifurto case popolari
L'invenzione di Peppino

L’invenzione di Peppino. Nelle case popolari della periferia di Milano vivono soprattutto persone anziane, spesso abbandonate a loro stesse. Come proteggersi? C’è chi ha trovato il modo. L’anticipazione del reportage di Giulia Cerino.

L’invenzione di Peppino

“C’è troppo in casino in giro. Finché sono i nostri a rubare vanno anche bene. Ma quando arrivano i rom, questi qui rubano di più”. L’allarme sulla porta d’ingresso inventato da Peppino viene usato da tutti gli anziani del palazzo. Un modo per sentirsi più sicuri.

La storia di Anna

Lontano dai nuovi grattacieli di Milano, c’è la periferia con le sue case popolari, una volta abitate da operai, oggi da vecchi e abusivi. Chiunque può entrare negli appartamenti. I portoni sono aperti e il servizio di portineria è inesistente. Nelle case Aler di Lorenteggio, nell’aprile 2014, è stata uccisa la signora Anna Di Vita, 83 anni.  Dopo nove mesi di indagini, un’impronta digitale incastrerebbe il ladro-assassino. Costantin Ionut Liusnea, 22 anni romeno e vicino di casa della signora Anna. “Era sempre ben vestita, capelli ben fatti. Aiutava tutti i suoi vicini stranieri”, dice una donna alla nostra Giulia Cerino.