Damilano su via Fani: “C’è chi ricorda le Br più di quanto lo Stato ricordi la strage”

Il direttore de L'Espresso ai microfoni di "M"

“Forse c’è chi ricorda le Brigate Rosse più di quanto lo Stato ricordi la strage. E questo mi amareggia moltissimo”. Marco Damilano su Via Fani dice la sua nel giorno in cui la lapide che ricorda i cinque agenti della scorta uccisi dal commando rosso è stata nuovamente imbrattata. Per il direttore de L’Espresso “via Fani è un luogo dove c’è la storia ma non c’è la memoria, come scrisse Giuseppe D’Avanzo in un articolo di qualche anno fa”.

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Damilano su via Fani

“Quella lapide è arrivata 40 anni dopo. C’era un piccolo ricordo, in un angolo, e non si capiva bene cosa fosse successo” – spiega Damilano ai microfoni di ‘M’, il programma di Michele Santoro in onda a maggio su Rai 3 – “Lo Stato ci ha messo 40 anni per ricordare i cinque agenti come meritavano. Chi fa le scritte – mi chiedo – ha una storia o una memoria? Forse anche le Br sono diventate uno di quei loghi che non si sa bene cosa rappresentino, qualcosa di molto tipico in una società dove la memoria è liquida, elastica. Oppure no”.