Pell e gli abusi insabbiati, l’intervista alle vittime: “Spiccioli per tacere sulle violenze”

Parlano le vittime australiane delle violenze e svelano il sistema di omertà messo in piedi dal clero

Pell e gli abusi insabbiati: il cardinale, tesoriere del Vaticano, è stato riconosciuto colpevole di violenza sessuale nei confronti dei bambini. È stato condannato per crimini sessuali contro minori in Australia. È il più alto funzionario della Chiesa cattolica condannato in un caso di pedofilia.

Il card. Pell e gli abusi

Il porporato di 77 anni è stato giudicato colpevole da una giuria nel County Court dello stato di Victoria l’11 dicembre 2018 per violenza sessuale di due bambini del coro della cattedrale di Melbourne negli anni ’90 ma la condanna è stata resa pubblica solo oggi. Il cardinale era stato consigliere finanziario di Papa Francesco e ministro dell’economia del Vaticano. Il cardinale è in congedo dal suo importante ruolo in Curia dal giugno 2017, in accordo con il Papa che gli aveva concesso di lasciare Roma per volare in Australia e concentrarsi nella difesa. Pell, che si è dichiarato innocente durante tutto il processo, rischia fino a 50 anni di carcere.

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Pell, parlano le vittime degli abusi insabbiati

Franscesca Fagnani ha intervistato alcune vittime di abusi da parte di sacerdoti. Uno di loro, Stephen Woods racconta il sistema: “La Royal Commission afferma che ci sono state almeno  70mila vittime. George Pell quando divenne vescovo di Melbourne mise in piedi un sistema in cui le vittime firmavano un accordo in cui si impegnavano a non denunciare in cambio di una piccola somma di denaro”