Dragoni: Flat tax, più tasse per chi le paga

Matteo Salvini rilancia la flat tax anche per i lavoratori dipendenti: ma dove trovare i 60 miliardi che servono secondo il tesoro?

Gianni Dragoni torna con la sua rubrica “Attenti al Lupo”. Titolo della terza puntata: “Più tasse per chi le paga”: l’operazione flat tax rischia infatti di trasformarsi in un paradosso che va a colpire i lavoratori dipendenti favorendo le partite Iva. 

Salvini aveva promesso in campagna elettorale di fare la flat tax al 15% per tutti. Adesso, per mantenere almeno in parte le promesse, l’ha limitata alle partite Iva fino a 65 mila euro, i lavoratori autonomi e i professionisti.

Eppure c’è qualcuno che rischia di pagare più tasse: sono i lavoratori dipendenti e i pensionati, che dichiarano l’82% dei redditi complessivi degli italiani. Perché?

“Chi sceglie la flat tax paga solo il 15%, e non paga l’aliquota Irpef, ma non paga neppure le altre imposte sui redditi” racconta Dragoni, “quindi più saranno i contribuenti che scelgono la flat tax meno soldi entreranno nelle casse di Regioni e Comuni”.

Cosa succederà, quindi, quando Regioni e Comuni incasseranno meno soldi? Decideranno di aumentare le addizionali Irpef per recuperare il gettito perduto, confidando anche sul blocco delle addizionali decaduto con la Manovra del Popolo a partire dal 2019? In questo caso a rischiare la stangata sarebbero dipendenti, proprio le categorie in cui l’evasione fiscale è più ridotta.