Flat tax: evasione legalizzata

Che conseguenze avrebbe la flat tax della Lega che fa litigare Salvini e Di Maio? Cosa cambierebbe? E soprattutto, dove si prenderebbero i soldi?Risponde 

La flat tax è una tassa piatta con aliquota unica del 15 per cento sui redditi. E’ già stata introdotta da quest’anno solo per le partite Iva, i lavoratori autonomi, per i ricavi fino a 65.000 euro all’anno.

Adesso Salvini vuole estendere la tassa unica del 15 per cento ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, sui redditi fino a 50.000 euro calcolati su tutti i componenti della famiglia e non sul reddito individuale, come adesso. Partirebbe dal 2020.

Cosa cambierebbe con la flat tax della Lega? Per molti contribuenti ci sarebbe una riduzione delle tasse, perché oggi le aliquote Irpef sono progressive. Cioè più sale il reddito e più aumenta la percentuale della tassazione. La tassa unica del 15 per cento sarebbe più bassa dell’aliquota Irpef minima, che è pari al 23 per cento del reddito. Questa si applica fino a 15.000 euro annui. Poi l’Irpef sale al 27% e, sopra i 28.000 euro, diventa del 38% fino a 55.000 euro.

A quanti si applicherebbe la nuova flat tax? Il 95 per cento dei contribuenti ha dichiarato redditi fino a 50.000 euro per il 2017. Questi hanno pagato il 61 per cento di tutta l’Irpef, che in totale è pari a 157,5 miliardi.

I beneficiari sarebbero il 75 per cento dei contribuenti, secondo Il Sole 24 Ore.

E quindi ci sarebbero minori entrate per lo Stato per quasi 60 miliardi all’anno, secondo una stima del ministero dell’Economia. La Lega sostiene che la flat tax costa 12-13 miliardi all’anno. Massimo Baldini, economista dell’università di Modena, ci ha detto che la flat tax fino a 50.000 euro potrebbe costare da 15 miliardi a 17 miliardi. Ma avverte che bisognerebbe conoscere come saranno le deduzioni.

E dove si prenderebbero i soldi? Il deficit dello Stato è in crescita al 2,4 per cento del Pil. Scatterà l’aumento dell’Iva di 23 miliardi l’anno prossimo?  Armando Siri, l’uomo delle tasse di Salvini, dice : “I soldi si trovano senza aumentare l’Iva. Abbiamo 400 miliardi di patrimonio immobiliare che si può valorizzare e non esiste nessuna patrimoniale”. Nel Def il governo ha escluso nuove tasse, per il momento.

Di sicuro la Lega pensa di abolire delle detrazioni e deduzioni. Ma non si esclude che venga abolito il bonus di 80 euro introdotto da Renzi, che costa 10 miliardi all’anno, un po’ meno della flat tax di Salvini.

Attenzione però a un altro rischio. Sul Corriere della sera l’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Ruffini, ha stimato in 200 miliardi all’anno i redditi non dichiarati.

E quindi abbassare le tasse solo sui redditi fino a 50.000 euro sarebbe un incentivo all’evasione. Per esempio in una famiglia in cui ci sia un lavoratore dipendente che guadagna meno di 50.000 euro gli altri componenti della famiglia starebbero molto attenti a non dichiarare i redditi e lavorerebbero in nero, per stare sotto i 50.000 euro.

Ci sono già dei dati allarmanti. Secondo l’Istat in febbraio c’è stato un calo di 44mila lavoratori dipendenti rispetto a gennaio, mentre sono aumentati gli autonomi, 30mila in più. Siamo sicuri che questa non sia la trasformazione di lavoratori dipendenti in false partite Iva, per pagare meno tasse grazie alla flat tax già introdotta proprio per le partite Iva?

E quindi attenti al lupo..