Minacce a don Pietro Sigurani, il sacerdote delle pistole ad acqua in chiesa contro la legittima difesa

“In chiesa diamo la palma, fuori dalla chiesa i poveri e i volontari distribuiscono delle pistole ad acqua” contro la legge sulla legittima difesa voluta dalla Lega di Matteo Salvini e per “rispondere a questo clima di violenza, di odio che c’è. Perché sparare a una persona? Perché difendersi offendendo?“, così don Pietro Sigurani, rettore della Basilica di Sant’Eustachio racconta alle telecamere di Servizio Pubblico la sua iniziativa per il 14 aprile, domenica delle palme. Una protesta sui generis “per far riflettere” – spiega il don – “su questo susseguirsi di campagne di odio, contro l’immigrato, poi i ladri, adesso i rom. La legge non è che un’espressione di questa propaganda della paura“. A fine marzo il Senato ha approvato in terza lettura il disegno di legge sulla legittima difesa, facendolo diventare legge. Nel testo si allargano le maglie del principio tra di proporzionalità tra difesa e offesa.

Pistole ad acqua in chiesa contro la legittima difesa, minacciato Don Pietro

Il sacerdote ha fatto della chiesa di Sant’Eustachio – a due passi dal Senato “al centro dello Stato” –  un centro di accoglienza diurna per poveri e stranieri, con docce, un bar, una sala computer, una sala lettura, tutto nuovo, “perché come diceva Dostoevskij, la bellezza è importante, e lo è anche per i poveri”, racconta a telecamere spente. Una dedizione che non è piaciuta a qualcuno che ha deciso di minacciarlo domenica scorsa: “Mi hanno detto, prete tu la devi smettere di dare da mangiare agli stranieri e agli zingari, noi non usiamo le pistole ad acqua, noi usiamo un altro tipo di armi“, è il racconto di don Pietro.
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Di minacce don Pietro ne ha già ricevute, ma mai così dirette, segno che “ormai non hanno paura di nulla, anche perché chi sta a capo, chi comanda, deve capire che ci sono delle persone fragili che hanno grossi problemi” a cui arrivano i suoi messaggi. Il sacerdote, ormai in pensione, non teme per lui, ma per le persone che frequentano la chiesa. Così sta riflettendo sul da farsi.