Supermercati h24, i lavoratori: “Primo maggio non è sul palco, ma tra gli scaffali dove non esistono feste”

Primo maggio, cosa ne pensano i lavoratori dei supermercati aperti 24h/su 24? Abbiamo fatto un giro a Roma sud alle 6 del mattino, al momento del cambio turno. “Per me non ha significato, è un giorno come tutti gli altri. Per noi non esistono feste” dice qualcuno, “non l’ho mai festeggiato perché ho l’opportunità di lavorare. Per un padre di famiglia questa è già una grande fortuna”, dice qualcun altro.

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“Di certo il primo maggio non è quello del palco di piazza San Giovanni“, osserva un lavoratore di 38 anni che, dopo un anno da disoccupato è riuscito a riciclarsi come rider, consegna pizze a 4 euro l’ora, a malapena mille euro al mese. “Come possono parlare dei diritti dei lavoratori i sindacati confederali che in questi anni non hanno fatto nulla, se non permettere che smantellassero l’articolo 18 e approvassero il Job Act?”.

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