Viaggio sulla devastata linea Roma-Viterbo: il peggior treno d’Italia

Linea Roma-Viterbo

La linea Roma-Viterbo ha vinto il premio di Legambiente come peggiore linea regionale d’Italia. I pendolari che ogni mattina viaggiano verso la capitale impiegano quasi due ore per percorrere ottanta chilometri, in condizioni di viaggio che portano all’esasperazione. Giulia Bosetti racconta per Servizio Pubblico, programma di Michele Santoro, l’odissea del peggior treno del nostro paese: partenza ore 6,55 da Viterbo, porte inutilizzabili, bagni guasti, sporcizia ovunque.

L’incubo della linea Roma-Viterbo

“Per chi non abita a Roma è un disastro, siamo abbandonati a noi stessi, ogni giorno occorre farsi il segno della croce” spiega un pendolare, “Utilizzo questa linea dal 1960 quando c’erano le locomotive a vapore: funzionavano molto meglio. Questo treno dovrebbe portare 470 persone, invece ce ne viaggiano 800. I ministri del governo venissero qui una mattina qualsiasi prima di chiederci sacrifici, come fanno in Svezia ma anche in America” aggiunge un altro passeggero, “Alcuni giorni sembra Auschwitz. Non c’è la possibilità di salvarsi se il treno ha un incidente serio, non c’è proprio la possibilità di muoversi” insiste un altro dei tanti costretto a subire continui disagi. “Se tu lo racconti non ti credono, farei venire qui qualcuno delle ferrovie e della politica affinché capiscano la nostra situazione. E’ una vita faticosa” chiude una pendolare.