Formigli condannato a pagare 7 milioni di euro per un servizio. Una sentenza che potrebbe dissuadere e scoraggiare i giornalisti dal fare bene il proprio lavoro. Mentre le famiglie vittime dell’amianto riceveranno 30mila euro. Lo sfogo di Michele Santoro nell’editoriale per Servizio Pubblico.
Formigli condannato: la sentenza
Come è andata a finire questa storia? In Appello per Formigli è arrivata l’assoluzione. Così il Corriere della Sera:
«La Corte d’appello di Torino ha assolto pienamente me e la Rai dall’accusa di aver diffamato la Fiat per il servizio su Alfa Mito». Corrado Formigli, su Twitter, annuncia così la sentenza di secondo grado che cancella la condanna – pesantissima dal punto divista pecuniario: in ballo c’era un maxi risarcimento da sette milioni di euro – per la vicenda legata a un servizio giornalistico comparativo sulla MiTo dell’Alfa Romeo, andato in onda su Annozero.
La sentenza di primo grado divenne ben presto un caso. Il servizio di Formigli, andato in onda nel dicembre 2010 in una puntata di Annozero, fu considerato dalla Fiat – che adesso non commenta la decisione del tribunale – una «insopportabile aggressione mediatica» e quei 7 milioni di euro (un milione e 750mila per danno patrimoniale, 5 milioni e 250mila di danno non patrimoniale) rischiavano di spaventare e non poco editori ben meno solidi della Rai.