Ospite di Servizio Pubblico, Carlo Freccero sulla Rai picchia duro: “L’editto bulgaro è stato l’inizio della morte, la censura è mortale. La televisione commerciale è nata proprio sulla libertà editoriale. In Rai ha problemi industriali e problemi editoriali: una volta ogni rete Rai aveva la sua identità editoriale. Oggi è tutto appiattito. È una tv da Alzheimer”.
Freccero sulla Rai
“Grillo presidente della Rai? Si passerebbe dalla censura più completa alla libertà più sfrenata” – spiega Freccero sulla provocazione che vorrebbe il leader del M5S a capo dell’azienda pubblica – “Sono in imbarazzo perché non posso parlare male né del Cda, né della Commissione, né della Rai in generale. Però due cose le vorrei dire: l’editto bulgaro ha fatto molto male. La censura è antitetica alla tv, è un cancro assoluto. Prima c’erano tre Rai, con i loro difetti, le loro lottizzazioni. Ma avevano tre diversi punti di vista editoriali. Ossia venivano scelte persone che esprimevano punti di vista diversi. Ben venga un canale più cattolico, ma allora serve anche un canale più laico. Dove l’Avvenire non può venirmi a dire cosa fare e cosa non fare”. Poi una battuta con Bernardini di TvTalk in collegamento: “Lui ha parlato più volte male di me. Ma non ho mai detto che dovesse chiudere, anzi da buon cattolico l’ho perdonato!”.