Mafia, Valeria Grasso: “Ecco come vennero a chiedermi il pizzo”

Valeria Grasso

Parla Valeria Grasso, imprenditrice di Palermo e testimone di giustizia: “Nonostante avessi interrotto la mia attività imprenditoriale pur di non essere minacciata dalla mafia, mi vennero a cercare dicendomi che avrei dovuto pagare il pizzo vita natural durante”. La sua storia raccontata a Servizio Pubblico, programma di Michele Santoro.

Valeria Grasso a Servizio Pubblico

A causa delle minacce, a novembre 2014 le è stata rafforzata la scorta. La cronaca di Repubblica:

Rafforzata la scorta su tutto il territorio nazionale a Valeria Grasso, imprenditrice antiracket e testimone di giustizia che ha denunciato i suoi estorsori e che negli ultimi tempi ha ricevuto diverse intimidazioni. Grasso, palermitana, responsabile nazionale del laboratorio Idv contro le mafie, oggi aveva denunciato in una conferenza stampa il basso livello di protezione disposto dallo Stato a sua difesa. “Ringraziamo il comandante De Riggi, il prefetto di Palermo Francesca Cannizzo ed il ministro Alfano che hanno compreso la delicatezza e il livello di rischio  della situazione – dicono in una nota congiunta Grasso e il segretario nazionale di Italia dei valori, Ignazio Messina – adottando le dovute determinazioni. Oggi ha vinto lo Stato che ha dimostrato la sua autorevolezza nella difesa dei testimoni di giustizia e del loro coraggio. […] Ad agosto qualcuno si è introdotto nella sua abitazione di Mondello, mettendola a soqquadro. Sull’episodio indaga la procura di Palermo.