Manfredi Alemanno e il raid fascista

Manfredi Alemanno

Calci, pugni, botte con caschi e cinture contro un ragazzino che si sarebbe opposto ai cori e ai saluti fascisti di un gruppo di giovani che si era presentato, non invitato, in una piscina privata a Roma. Manfredi Alemanno, il figlio dell’ex sindaco di Roma, era lì…

Manfredi Alemanno e il raid fascista

L’inchiesta risale al giugno 2009. L’allora quattordicenne Alemanno junior partecipa insieme ad alcuni amici a una festa in piscina in una villa a Roma Nord. Secondo le ricostruzioni partono cori fascisti e saluti romani che però non tutti gradiscono: il figlio dell’ex primo cittadino di Roma e compagni vengono invitati a lasciare il party, ma alla richiesta reagiscono male. Sarebbero così partite alcune telefonate: alla festa si sarebbero uniti altri ragazzi, maggiorenni, e sarebbe scattato un pestaggio – anche con un casco. E Manfredi Alemanno avrebbe assistito al raid fascista e sarebbe fuggito via solo a pestaggio concluso. A Servizio Pubblico le parole di Marida Lombardo Pijola, il cui figlio era presente quella sera.