Marco Travaglio su Expo. “Da Milano a Reggio Calabria, l’Italia è più che mai unita e coesa. A Milano 7 arresti per appalti truccati e tangenti di Expo 2015, l’esposizione universale dedicata al cibo. Infatti mangiano tutti. Si parla di nuova Tangentopoli ma in realtà è quella vecchia”.
Marco Travaglio su Expo
“Gian Stefano Frigerio, due volte arrestato vent’anni fa, tre volte condannato quando era nella DC, quindi deputato di Forza Italia. Primo Greganti due volte arrestato vent’anni fa. Tre volte condannato quando era nel PDS, dunque iscritto al PD. C’è pure Luigi Grillo, ex DC poi in Forza Italia. L’imprenditore vicentino Maltauro, già condannato vent’anni fa. Le solite coop rosse e le solite coop bianche della Compagnia delle Opere. Una tristezza incommensurabile, la solita gerontocrazia che infesta tutto. Non c’è ricambio neanche nelle classi tangentizie. Le solite facce che rubano il lavoro ai giovani tangentari ansiosi di emergere.
Il caso Scajola
“A Reggio Calabria finisce dentro Claudio Scajola che non entrava in un carcere dal 1983. L’inchiesta nasce da quella sulle infiltrazioni della ‘Ndrangheta nella Lega Nord tramite il tesoriere Belsito. Scajola però è accusato di aver favorito la latitanza del forzista Amedeo Matacena, condannato per mafia e fuggito a Dubai in attesa di raggiungere Dell’Utri in Libano con l’aiuto delle cosche”.
“Scajola pare avesse perso la testa per la moglie di Matacena, Chiara Rizzo detta “Cicci”. La faceva scarrozzare a Montecarlo con tanto di scorta. Quella stessa scorta che Scajola aveva negato al professore Marco Biagi. La signora Scajola lo difende ‘Claudio è un altruista’. Anche Berlusconi lo difende, dice che è assurdo arrestare uno solo perché ha aiutato a trasferire un amico già in esilio”.
La campagna elettorale raccontata da Marco Travaglio per Announo.