Un Cimitero galleggiante: il racconto dei soccorritori

Un cimitero galleggiante Lampedusa
Un cimitero galleggiante

Un cimitero galleggiante. Potrebbero essere 239 le vittime del naufragio del 3 novembre 2016, a 25 miglia a Nord della costa libica. I 29 superstiti sono arrivati nella notte a Lampedusa. Ai soccorritori hanno raccontato che sull’imbarcazione, partita dalle vicinanze di Tripoli, ci sarebbero state circa 300 persone. Una nuova strage nel Mediterraneo che porta a 4.220 il numero di coloro che sono morti per cercare salvezza nell’Unione Europea.

Un cimitero galleggiante: il racconto straziante dei soccorritori

Nella puntata di Servizio Pubblico dell’11 ottobre 2013, Sandro Ruotolo ha raccolto la testimonianza di due soccorritori intervenuti con i mezzi di soccorso sul luogo di un’altra ecatombe dei migranti. “Siamo arrivati per recuperare i cadaveri e in mezzo ai corpi – spiega un soccorritore – abbiamo sentito delle grida di aiuto. C’era una persona viva. Poco dopo un’altra, che non aveva neppure più la forza di gridare e ci sembrava morta. Quando ci siamo avvicinati l’abbiamo tratta in salvo. Ci porteremo dentro per sempre le immagini di questo cimitero galleggiante: donne e bambini rimasti bloccati nella pancia della nave. Le testimonianze di chi era a bordo parlano anche di 1.200 passeggeri”.