Trattativa Stato-Mafia, Mancino vs Martelli: “Non mi disse che i Ros parlavano con Ciancimino”

Martelli sui pentiti
Martelli sui pentiti

Nicola Mancino, ministro dell’Interno nel 1992 ed imputato di falsa testimonianza nel processo Trattativa Stato-Mafia, presente in aula bunker si rifiuta di essere sottoposto ad interrogatorio, ma rilascia una dichiarazione spontanea: “Martelli non mi parlo’ dei comportamenti del Ros e nessuno, dico nessuno, mi ha mai parlato di Ciancimino“.

L’intervista di Claudio Martelli

Intervistato da Michele Santoro a Servizio Pubblico nell’ottobre del 2014, l’ex ministro Claudio Martelli ribadì di aver informato Mancino del dialogo segreto tra il Ros e Vito Ciancimino e racconta le figure-chiave del governo nel periodo delle stragi: il ministro di Grazia e Giustizia, Giovanni Conso, e quello degli Interni, Nicola Mancino. “Conso disse di voler dare un segnale di disponibilità all’ala moderata di Cosa nostra, guidata da Bernardo Provenzano, e per questo tolse dal 41 bis 400 detenuti per fermare le stragi”. E su Mancino: “Ha detto ripetutamente il falso ed è indagato per questo: disse che non lo avvertii che i Ros si comportavano in maniera anomala, senza avvisare i superiori e i magistrati, come invece previsto dalla legge costitutiva della Dia, che si riferiva a ogni agente che si occupasse di Mafia”.