Diciotti, Aldo Giannuli: “Il voto on-line sull’immunità per Salvini? Suicidio politico del M5s”

Sul caso Diciotti e sul voto on-line, secondo lo storico, vicino al M5s di Gianroberto Casaleggio, la questione sta già nell'aver "messo in discussione uno dei pilastri pentastellati: l'immunità, il fatto che tutti i cittadini sono uguali"

Il voto sulla piattaforma Rousseau sul caso Diciotti politicamente è “il suicidio del M5s”. Aldo Giannulistorico, politologo è stato vicinissimo al Movimento 5 stelle dei primordi conoscendo personalmente Gianroberto Casaleggio – oltre che Grillo e Di Maio – e condividendo con lui l’impostazione iniziale. Ai microfoni di Servizio Pubblico racconta il sogno della democrazia diretta secondo il fondatore e l’errore del mettere al voto on-line la questione dell’immunità per Matteo Salvini.

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Diciotti, la decisione degli iscritti M5s sull’immunità di Salvini

L’alleato di governo, infatti, è accusato di sequestro di persona. Sul banco c’è la gestione dello sbarco della nave Umberto Diciotti. Per questo la Giuntà per le immunità del senato è stata chiamata a dare il via libera sull’autorizzazione a procedere in giudizio. Il Movimento ha deciso affidare al voto degli scritti la linea da tenere in Giunta. Sulla piattaforma hanno votato contro l’autorizzazione a procedere e a favore del ministro dell’Interno il 59% dei 52mila votanti.

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Secondo lo storico Giannuli l’errore sta già nell’aver messo in discussione un principio cardine del M5s stelle: la questione dell’immunità. “Gli attivisti M5s sono dei tifosi” con una fede politica e giustificano tutto. Cosa diversa sono gli elettori che capiscono solo discorsi in grandi linee: “sei per l’immunità o non sei per l’immunità. Vuoi che i politici vengano giudicati o vuoi sottrarre al giudizio i politici?”. Secondo il professor Giannuli è proprio questo il punto. Al di là dell’esito del voto on-line e di quello in Giunta, l’aver messo in discussione il pilastro dell’immunità è il vero suicidio politico del Movimento 5 stelle. “Ha prevalso l’istanza governista”, ovvero questa “smania di voler andare a tutti i costi al governo” – dice lo storico. A quale prezzo? “Non vorrei che il M5s lo pagasse alle prossime elezioni Europee”.