Di Maio, il nuovo Imperatore del MoVimento 5 Stelle

Lunedì il Corriere della Sera ha pubblicato l’atto costitutivo della nuova associazione denominata Movimento 5 Stelle, che raccoglie l’eredità delle associazioni che hanno retto i pentastellati dalla loro nascita fino a fine 2017.

Nel nuovo testo Beppe Grillo, che era a capo dell’associazione punto di riferimento per i pentastellati quando si sono presentati alle Politiche 2013, compare solo nel ruolo come garante. […]

Nell’atto costitutivo compare, invece, Casaleggio, che fino a quel momento aveva solo ruoli legati all’Associazione Rousseau (la piattaforma viene nominata come punto di riferimento per i 5 Stelle nello statuto allegato). Diventa fondatore insieme a Luigi Di Maio

In realtà però in queste tre paginette si consuma anche un golpe e viene promosso sul campo un imperator. Il comandante è Luigi Di Maio, che in questo momento si trova ad assommare sulla sua persona un tris di cariche nel governo Lega-M5S ma anche tutte le posizioni apicali nel MoVimento 5 Stelle. Il golpe è quello di Di Maio e dello stesso Davide Casaleggio, il quale viene promosso a fondatore quando quel ruolo era stato riservato al padre Gianroberto quando Grillo era a capo del M5S, senza essere mai stato eletto o legittimato in una consultazione tra gli iscritti. Ma se Di Maio e Casaleggio decidono e si autopromuovono di volta in volta, cosa resta dell’utopia della democrazia diretta nel MoVimento 5 Stelle?

Elaborazione grafica di Lapo Tirelli

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