Salvini, forte con i deboli e debole con i forti?

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini non vuole andare in commissione antimafia per parlare del caso Montante. La motivazione è piuttosto stupefacente

Il presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra ai microfoni di Servizio Pubblico ha ribadito che ha intenzione di convocare in Aula il ministro dell’Interno Matteo Salvini per chiedergli perché non si è costituito parte civile nel processo Montante.

Antonello Montante è l’ex presidente di Confindustria Sicilia e paladino dell’antimafia accusato di aver fabbricato dossier che usava per ricattare altri politici e imprenditori, e di aver creato una rete illegale per spiare l’inchiesta che era scattata nei suoi confronti, dopo le dichiarazioni di alcuni pentiti di mafia.

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Salvini sarà convocato in Antimafia perché secondo Morra il ministro deve fornire spiegazioni visto che nel caso Montante lo Stato è stato abbondantemente infiltrato, e doveva costituirsi, per rispetto di tutti coloro che lo servono fedelmente. Il presidente della Commissione ha detto che non crede alla possibilità di una semplice dimenticanza.

Ma Salvini butta di nuovo la palla sul campo dei 5 Stelle. Il ministero dell’Interno, fanno sapere dal Viminale, aveva segnalato che si voleva costituire parte civile a Palazzo Chigi. Ma la presidenza del Consiglio dei ministri “ha negato la richiesta di autorizzazione sulla base del parere contrario reso dall’Avvocatura dello Stato”.

Salvini però adesso dovrebbe avere la bontà di spiegarci perché non si consulta con l’Avvocatura quando si tratta di bloccare le navi piene di naufraghi nel Mediterraneo e invece si piega con dolcezza alla Ragion di Stato quando si tratta di costituirsi parte civile in un processo dove tanti pezzi delle istituzioni sono alla sbarra con Montante. Perché stavolta si è fatto mettere la camicia di forza dall’Avvocatura e da Conte? Forte coi deboli, debole coi forti?