Bersani: “Sull’economia Lega e M5S ci portano a sbattere”. E rilancia la patrimoniale

Pier Luigi Bersani, presidente di Articolo Uno, in un’ampia intervista ai microfoni di Servizio Pubblico affronta il tema del Documento Economia e Finanza e lancia l’allarme sulla politica economica messa in campo dal Governo giallo-verde: dalla riforma cosiddetta “Quota 100”, fino alla Flat Tax, con il debito che non scende e il deficit che continua a salire. E a questo si aggiunge che l’economia italiana è ferma, come ha certificato l’Ocse pochi giorni fa.

Per Bersani occorre andare in Europa dimostrando di avere una vera politica economica per il Paese. Dire ad esempio “noi vi chiediamo defict solo per fare investimenti, presentando un piano, ma questo non accade perché è più semplice fare la Flat Tax perché non si vuole disturbare nessuno o dire ‘caro 10% che vi siete arricchiti in questi anni di disgrazie, adesso ci date una mano: tre anni di solidarietà perché abbiamo qualche milionata di poveri ai quali dobbiamo provvedere”.

 

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Una patrimoniale dunque? “Immaginiamo di cancellare tutte le imposte erariali sui redditi di capitale e da immobili – spiega il leader di Articolo Uno – e facciamo un’imposta progressiva su tutte le ricchezze patrimoniali, mobiliari e immobiliari con una aliquota bassissima, da zero fino all’1,5% in nome della generalità e universalità del prelievo fiscale, il contrario esatto della Flat Tax”. Insomma per Bersani occorre unificare il sistema “perché qua, a poco a poco, ognuno sembra che c’ha il suo fisco”.

Anche rispetto a “quota 100” Bersani è drastico: “Certo che la legge Fornero andava ammorbidita, ma non in questo modo, perché tra tre anni l’esito sarà quello di aver creato l’ennesima categoria del sistema pensionistico, i quotacentisti, che saranno formati per la maggior parte da pubblico impiego e da scarsissimi numeri di quelle professioni che sono più esposte all’invecchiamento lavorativo”. E se si va avanti così, l’Italia andrà a sbattere.