Franco Roberti: «Napoli? È fuori controllo»

L'ex procuratore nazionale antimafia e candidato PD: «Napoli è la città più violenta d'Italia e forse d'Europa. La lista delle vittime innocenti è molto lunga: Annalisa Durante, Gioacchino Costanzo, Silvia Ruotolo e tanti altri. Purtroppo a Napoli non c'è lo stato di diritto. Per questo chiedo al ministro dell'Interno un intervento eccezionale per ripristinarlo»

L’ex procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, attuale candidato del Partito Democratico nella circoscrizione Sud, parla con Servizio Pubblico di Napoli e delle vittime innocenti del fuoco criminale: «Napoli è la città più violenta d’Italia e forse d’Europa. La lista delle vittime innocenti è molto lunga: Annalisa Durante, Gioacchino Costanzo, Silvia Ruotolo e tanti altri. Purtroppo a Napoli non c’è lo stato di diritto. Per questo chiedo al ministro dell’Interno un intervento eccezionale per ripristinarlo».

E qual è la situazione delle mafie al Sud? «Le mafie hanno ormai da decenni superato i confini del loro territorio d’origine. Con la forza dei soldi e della corruzione si sono spostati in Emilia-Romagna, in Lombardia, in Piemonte, in Liguria. La loro forza è la capacità di incrociare la domanda e l’offerta di servizi criminali. A un’offerta di droga corrisponde una domanda, così come per il sostegno elettorale».

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E l’inchiesta su Armando Siri? «Anche questa vicenda, se confermata, racconterebbe le dinamiche di infiltrazione della criminalità organizzata nelle istituzioni, attraverso personaggi che vengono corrotti o comprati per poter far entrare la mafia nelle istituzioni».

E perché Salvini riempie le piazze al Sud? «Il mio giudizio è negativo. La politica non è l’occupazione del potere, ma è servizio per i cittadini disinteressato per il bene comune». E ancora: «Noi abbiamo davanti una grande sfida in Europa: la sfida è tra l’Europa che vogliamo, gli Stati Uniti d’Europa, e una Non-Europa degli stati sovranisti, dei muri, dei confini chiusi e della negazione del dialogo e della condivisione».

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