“La Zecca” di Vauro, puntata 4: Laudamus

Nella quarta puntata de La Zecca di Vauro, il vignettista loda lo...stronzo. Che "non si pavoneggia, non si fa selfie". Ma avverte: occhio alle imitazioni!

Si intitola “Laudamus” la quarta puntata de La Zecca di Vauro, appuntamento del venerdì su www.https://michelesantoro.it.

Ma cosa avrà da lodare il vignettista? Lode a te frutto dei nostri sforzi quotidiani”, canta. “Lode a te amico sincero dei nostri più intimi momenti. Lode a te sentinella della nostra salute. Lode a te… Stronzo.”

Vauro: “Laudamus: lode allo…stronzo”

“In questo periodo oscuro e cupo, dove ogni traccia di umanità sembra bandita, cosa c’è di più umano dello Stronzo?”, chiede il comico in difesa del più citato e “democratico” degli scarti umani. Infatti, “lo stronzo, non discrimina tra ricchi e poveri. Quello dei ricchi ha lo stesso profumo di quello dei poveri”. E comunque “dalla merda nascono i fiori”, diceva il poeta. 

Attenzione però a diffidare dalle imitazioni, avverte Vauro: “Lo Stronzo non si pavoneggia, non si fa i selfie”. A chi farà riferimento? Perché “lo stronzo è sincero, non si pavoneggia da poliziotto o da pastore sardo: lo stronzo fa solo quello che sa fare bene”. Ovvero, lo stronzo. 

Vauro, la rubrica “La Zecca”

Vauro torna a far divertire sulle pagine on-line di www.https://michelesantoro.it con la rubrica La Zecca. Ecco le puntate precedenti.

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