Verona? “No, Frittole. Anno 1400…quasi 1500”. Le donne contro gli oscurantisti: “Avete paura del mondo che cambia”

C’è anche un ‘altra Verona, quella che non vuole tornare indietro. Quella fatta dalle “nipoti delle streghe che non siete riusciti a bruciare” recitano i cartelli, quella che rivendica le conquiste su aborto e divorzio di 40 anni fa e grida che non sarà facile strapparle loro di mano. Le femministe  d’Italia e uomini e donne che si oppongono ai venti restauratori che spirano di questi tempi, hanno invaso compatti  la città di Giulietta: un corteo carioca, una marea di 100mila persone scrive “Non Una Di Meno” sul proprio sito, 25mila dice la Questura, ha lambito la Cittadella, lì dove, a Palazzo della Gran Guardia è in corso il Congresso delle Famiglie.
Leggi anche: “Verona, la dottoressa ultracattolica Antonella Vian: “Aborto, divorzio, omosessuali? Ai miei tempi non esistevano. Oggi sono il male del mondo”
“Hanno paura del cambiamento, non hanno gli strumenti per capire il futuro”, dicono i manifestanti, “questa è la nostra risposta a tutti i gruppi d’odio riuniti alla Gran Guardia”.  “Ma dove siamo? In che anno siamo? 1400, quasi 1500. Come a Frittole, in Non Ci resta che piangere”.
Leggi anche: Luciana Castellina: “Congresso di Verona è una sagra medievale. Reazione alla rivoluzione femminile in atto”