Rom, Converso: “Chiudere i campi? Di Maio straparla, Raggi copia Salvini”

Rom, sinti e camminanti che in Italia vivono nei campi sono circa 20mila in tutto, non più del 10%, tra l’altro in netta diminuzione. Di Maio è in gran confusione perché non ha i dati, altrimenti saprebbe che i rom sono una stretta minoranza,  in Spagna sono 5 volte di più rispetto al nostro Paese, in Francia più del doppio”. Massimo Converso, Presidente Nazionale dell’Opera dei Nomadi commenta così la proposta del vicepremier pentastellato di chiudere i campi rom. “Di Maio straparla per inseguire a destra Matteo Salvini, che fa il suo mestiere: prendere voti sostenuto anche da Casapound”.

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Converso fa un quadro della situazione: “Attualmente nei prefabbricati da 30mq forniti dalla Protezione Civile vivono dalle 10 alle 15 persone compresi i bambini, per cui l’igiene è quasi impossibile. Bisognerebbe risanare questi campi con l’ausilio di forze dell’ordine, servizi sociali e delegati dei rom, mentre i metodi utilizzati dal sindaco di Roma Virginia Raggi – caso di Torre Maura compreso – sono sbagliati.  Ricalcano il salvinismo e i luoghi comuni”.

E a proposito di stigma, “Piuttosto che di criminalità, preferisco parlare di devianza” sottolinea Converso, “L’endogamia, ovvero il fatto di sposarsi all’interno del gruppo, porta spesso a trasmettere strumenti di devianza anche culturale ma può abbattere: basterebbe regolarizzare i due grandi mestieri prevalenti fra i rom jugoslavi e rumeni – la raccolta del ferro vecchio e i mercati dell’usato – e si risolverebbe il problema nel giro di un anno e mezzo”.

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