Roma, la finanza a caccia della talpa al comune: “Passa informazioni a CasaPound”

Come riporta oggi il Corriere della sera gli uomini della Guardia di finanza sono ormai convinti che in Campidoglio ci sia un impiegato infedele, una “talpa” che passa le informazioni a Casapound sugli alloggi assegnati agli stranieri, come denunciato da diverse associazioni e, in un’intervista a Servizio Pubblico raccolta da Guido Ruotolo, anche dal presidente dell’Opera Nomadi Massimo Converso. Le indagini si stanno concentrando su una maestra d’asilo, ospite proprio dell’edificio occupato da Casapound all’Esqulino, che potrebbe aver fatto circolare informazioni riservate sull’assegnazione di alloggi popolari nella periferia della città. La questione diventata centrale dopo i disordini di Casal Bruciato, Torre Maura e Casalotti e ha portato anche all’avvio di un indagine interna al Campidoglio.

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La denuncia di Massimo Converso

Chi c’è dietro la protesta andata in scena a Torre Maura? Secondo Massimo Converso, presidente dell’Opera Nomadi, alla base dei disordini c’è  una spiata che ha permesso a CasaPound di mettere le mani su informazioni riservate e “aizzare la parte più sottoproletaria del quartiere”. Il riferimento è ai fatti accaduti il 2 aprile in via dei Codirossoni, dove alcuni esponenti di estrema destra sono scesi per strada, coinvolgendo alcuni residenti  di Torre Maura per protestare contro l’accoglienza di circa 70 rom, di cui una trentina di minori, in una struttura della zona.

“C’è una talpa nel Comune di Roma che informa all’esterno sulle assegnazioni” attacca Converso “e questa voce arriva ai gruppi criminali fascisti. Quando questi gruppi non sonoinformati non accade nulla, perché chi ha richiesto la casa popolare tra i rom ha già passato alcuni filtri di convivenza, di rapporto e di scolarizzazione”.

Secondo Converso la protesta contro la comunità Rom Khorakhané (bosniaci di antica provenienza, ma tutti nati a Roma) è “responsabilità di gruppi neofascisti della capitale”.