Claudio Martelli sulla Trattativa: “Non fu la causa della fine delle stragi”

Martelli sulla Trattativa
Martelli sulla Trattativa

Claudio Martelli sulla Trattativa. “Dall’omicidio di Borsellino fino all’attentato a Maurizio Costanzo corrono 10 mesi. In quei 10 mesi non c’è stata nessuna strage. Perchè? Perché lo Stato sta facendo il suo dovere: è stato introdotto il 41 bis, sono stati arrestati 1000 latitanti e 800 sono diventati collaboratori”.

Claudio Martelli contesta la tesi secondo cui sia stata la Trattativa tra stato e mafia ad aver fatto cessare le stragi. “La tesi di fondo è che sarebbero finite le stragi attraverso la Trattativa: questa è una colossale fandonia. Cos’ha fatto lo Stato difronte al ricatto? Ha ceduto, ed è per questo che ci sono state altre stragi”.

Martelli sulla Trattativa Stato-mafia

L’analisi dell’ex ministro della Giustizia: “Per combattere la mafia capisco che un modo sia dividerla. E per dividerla ti allei con un pezzo contro l’altro pezzo. Però paghi un prezzo. Abbiamo pagato prezzi salati, eravamo a un passo da una vittoria storica. Non sono certo che uno di questi prezzi sia stata la strage di via D’Amelio. Ma è certo che si è pagato un prezzo molto alto a quella parte della mafia che ha collaborato per liquidare Riina”.

Michele Santoro sulle stragi

L’anteprima del conduttore di Servizio Pubblico. “Festeggiavamo un programma di Rai Tre quando è arrivata la notizia dell’attentato di via Fauro a Maurizio Costanzo. Sono scappato subito via e quando sono arrivato sul luogo dell’attentato ho visto il cratere della bomba e persone che si aggiravano fra i detriti con aria smarrita. Perfino Manganelli che dirigeva le operazioni sul campo scuoteva la testa incredulo perché non si era mai visto la mafia colpire con tanta determinazione militare fuori dalla Sicilia”.